Per fare un po' di luce sulla storia dell'aglione.
Biblioteca di libero accesso per la conoscenza dell’Aglione di Valdichiana®, aperta e disponibile ad accogliere documenti, ricerche e studi di singoli o gruppi. Contattateci.
Le caratteristiche dell’Aglione sono oggetto di ricerca scientifica e alcune Università se ne stanno seriamente interessando. L’Università di Perugia, prima di tutte, dove il nostro Niccolò Terzaroli, a conclusione del triennio di studi, ha pubblicato una tesi dal titolo “Caratterizzazione genetica dell'Aglione (A. Ampeloprasum) della Val di Chiana”, conseguendo poi, nel quinquennio, la laurea magistrale a pieni voti con lode con la tesi “Sviluppo di un marcatore molecolare per la tutela dell’aglione (A. Ampeloprasum) della Val di Chiana”.
L’Università della Tuscia di Viterbo (Inter-Ateneo Tuscia/La Sapienza) dove Davide Di Maio, al termine del quinquennio di studi, ha discusso la tesi: “Caratterizzazione dell’Aglione (A. Ampeloprasum) della Val di Chiana: Storia, Composizione e Proprietà” ottenendo il massimo dei voti con lode.
Si interessano e si sono interessati all’Aglione l’Università di Pisa con due Dipartimenti, l’Università di Siena con il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia, l'Università di Bologna con il Campus di Scienza degli alimenti di Cesena.
Con l’annata agraria 2018-2019, sono stati realizzati due campi sperimentali con materiale di semina proveniente dalle aziende del territorio. Si potrà così identificare, a livello scientifico, la morfologia, il DNA ed ogni altra informazione utile per poter identificare con certezza l’Aglione prodotto in Val di Chiana. Questo fondamentale passaggio presuppone poi la possibilità di tutelare l’Aglione sul piano commerciale garantendone qualità e provenienza.
Oggi la garanzia sulla provenienza dell’Aglione è affidata all’etica e alla serietà professionale dei singoli agricoltori.
Alcuni riferimenti bibliografici
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Cristoforo di Messisbugo, “Banchetti composizioni di vivande e apparecchio generale”, 1549.
«Aglione sopra pesci, rane, lumache e altro simile…»
Thomaso Garzoni, “La Piazza Universale di tutte le professioni del mondo”, 1601. De' Cuochi et altri ministri simili come Scalchi, Gnatari, Credenzieri, Trinciati…
«…così i sapori vari e diversi come il Francese o Imperiale […] l'agliata, l'aglione, l'agresto…»
Antonio Genovesi (?) “Biblioteca di campagna. Raccolta di memorie, osservazioni ed esperienze agrarie”. G. Silvestri 1805.
«Avvi poi un'altra specie di aglio assai più grosso, e chiamato aglione nell'isola d'Ischia dove coltivasi. Quest'aglio differisce dal comune perché non ha bulbo principale ricoperto da spicchi accavallati l'uno sopra l'altro. Esso non ha che cinque o al più sei spicchi, i quali fanno corona al fusto della pianta […]»
Michele Tenore, “Flora medica universale e flora particolare della provincia di Napoli”, tomo I, Napoli 1822.
«Nascono ambedue le varietà lungo i margini de’ campi, e più frequentemente la prima in Ischia; ove si conosce col nome di aglione…»
Gentile Sermini, novelliere senese secolo XV, in “Raccolta di novellieri italiani”, 1853
«[…] e così vorrebbe il forte aglione con capponi o fagiani o starne, come col vieto lardo che usava il contado…»
L'Etruria. “Studj di Filologia di Letteratura di Pubblica Istruzione e di Belle Arti”, 1851.
L’Ajone. Favola narrativa burlesca di Michelangelo Buonarroti
«Che fanno ai fondi dell'Aglione il trogo: / Aglione è ’l montie ov’ha Figlin alberge / Ch'al castel di Gambassi sta sul tergo…»
Tesi di laurea
scaricabili gratuitamente per fini di studio o personale, e comunque non commerciale.
Università degli Studi di Perugia
dipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientali
corso di laurea magistrale in biotecnologie agrarie ed ambientali
“Sviluppo di un marcatore molecolare per la tutela dell’aglione (a. ampeloprasum) della Val di Chiana”
Tesi: Niccolò Terzaroli
relatore: Emidio Albertini
Anno Accademico 2017-2018
Università La Sapienza di Roma e dipartimento DIBAF dell’Università della Tuscia Corso di laurea in scienze e tecnologie alimentari
“Caratterizzazione dell’aglione (a. ampeloprasum) della Val di Chiana: storia, composizione e proprietà”
Tesi: Davide Di Maio
Relatore Diana De Santis
Correlatore Maria Teresa Frangipane
Anno Accademico 2017/2018
a cura di:
Berna Fabio Mario Azienda agricola
Bacoccoli Giulia Azienda agricola
Azienda Agraria Alessandro Mazzuoli Azienda agricola
Laliccia Leonardo Azienda agricola
I Poggi Società Semplice Agricola Azienda agricola
Podere della Quercia di Frankle Heidi Azienda agricola
Franco Burrello Azienda agricola
Antico Pastificio Colasanti S.r.l. Azienda Agroalimentare
Borgobrufa SPA Resort Impresa Collegata 02535970541
DSA3 Organismo di Ricerca 00448820548
Collaborazione:
BMP. Agronomo Enrica Berna
Unipg. Dipartimento di scienze agrarie alimentari e ambientali
Niccolò Terzaroli
Problemi fitosanitari nell’aglione (Allium ampeloprasum var. holmense) nell’area “Val di Chiana” (Italia centrale) e valutazione di potenziali strategie di controllo.
Nel 2019 in Val di Chiana sono emersi problemi fitosanitari dei bulbilli pronti per il trapianto. Gli isolamenti fungini, la caratterizzazione molecolare degli isolati ottenuti e i test di patogenicità hanno permesso l'identificazione di diverse specie di Penicillium e Fusarium come agenti causali dei sintomi e dei segni rilevati sui bulbilli, tra le quali Penicillium alii era la specie più aggressiva. Per il controllo di Fusarium e Penicillium sui bulbilli sono sati saggiati prodotti chimici, un agente di biocontrollo, la sterilizzazione superficiale ed il trattamento termico. Il trapianto di bulbilli asintomatici combinato con l'uso dei trattamenti sopra indicati ha dimostrato un effetto promettente per il controllo dei suddetti patogeni, e per assistere gli agricoltore nella coltivazione.
Studio a cura di Francesco TINI, Giovanni BECCARI, Niccolò TERZAROLI, Enrica BERNA, Lorenzo COVARELLI, Mara QUAGLIA pubblicato nella rivista Phitopatologia Mediterranea.
Phytopathologia Mediterranea is an international journal edited by the Mediterranean Phytopathological Union. The journal’s mission is the promotion of plant health for Mediterranean crops, climate and regions, safe food production, and the transfer of new knowledge on plant diseases and their sustainable management.
«In Italia, palazzi, piazze, fontane, statue, ponti non solo hanno in sé eleganza e grandezza, ma lasciano trasparire un gusto completamente diverso da quello degli
altri paesi. Più visito l’Italia, più mi convinco che gli Italiani sono dotati in tutto di uno stile che li distingue dagli altri popoli
d'Europa. Non saprei dire da dove derivi loro: se da un genio naturale, dall’imitazione dei loro antichi antenati, o da semplice ereditarietà. Ma che tale genio esista è fuori di dubbio».
Lady M. Wortley Montagu, The complete letters, 1718.
Da questo pensiero è nata l’idea della collana “Speluzzicando tra poggi e valli”, che si propone di indicare alcune caratteristiche del territorio facendo una sorta di Grand Tour alla maniera dei viaggiatori d’altri tempi come lo fu Lady Mary. I libri digitali della Collana saranno a breve negli scaffali della Bibliotheca di “Piccoli Borghi e… Grandi Libri”, al momento in allestimento.